venerdì 3 aprile 2009

Licenziato o scomunicato?


Al telegiornale di questa mattina sento che Piergiorgio Odifreddi è stato allontanato dalla direzione del Festival della matematica di Roma. Sono rimasto sorpreso perché il festival in questi anni ha riscosso un enorme successo proprio grazie all'impegno di Odifreddi, poi ho riflettuto un poco e conoscendo la realtà politica romana ho compreso cosa potrebbe verosimilmente essere accaduto.
Sono convinto che: proprio il successo del festival, unito all'attività divulgativa di Odifreddi, insieme al mutato clima politico della capitale sono stati la vera causa di questo licenziamento.
Odifreddi è una voce laica ed efficace che con i suoi libri ha ridicolizzato e messo alla berlina le idiozie propugnate dalla nostra religione di stato, inoltre, anche attraverso il Festival, ha più pericolosamente, per Banasco & friends, fatto assaporare la curiosità della scienza, la sua bellezza, la sua razionalità salvifica che da sola ci può portare a comprendere le cose per quelle che sono ed eventualmente a migliorarle, abbandonando le catene dell'ignoranza o dei dogmi, inculcatici con forza da bambini da preti o oltro.

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Odifreddi,

pensava veramente, che questa sua attività sarebbe passata inosservata o sarebbe stata tollerata a lungo nell'Italia cattolico fascista dell'era berlusconiana?
Pensava che in un paese in cui si riesce a mettere in discussione lo stesso Darwin, a favore della fiaba del creazionismo, ci possa essere spazio per la libertà della scienza, la libertà del pensiero razionale, della logica addrittura?
Pensava realmente che, il far apprezzare la bellezza della scienza, il mostrare che gli scienziati sono persone normali , umane, non strani esseri lontani dal mondo, ma che si interrogano in modo molto più serio e libero sulla nostra società di quanto non lo facciano i politici o le gerarchie ecclesiastiche, pensava che fare questo non è di per se un pericolo per la chiesa-stato oscurantista?
No, lei non lo pensava sicuramente, perché è un uomo di mondo e conosce i meccanismi che governano la nostra semplice e crudele società italiana, non lo pensava, ma sperava che le attività di un semplice professore venissero trascurate dai colonnelli in cappello viola della CEI.
E forse è stato anche così nei primi anni, lei era un professore che ben si prestava a fare da contraddittorio laico per le trasmissioni ad argomento religioso, lei era il pass laico razionale televisivo. Poi i suoi libri hanno venduto e la sua immagine televisiva ha addirittura acquisito peso, divenendo un debole fastidioso pericolo per i gerarchi vaticani. Ma la sua condanna è provenuta dal Festival : una manifestazione di divulgazione scientifica di enorme successo che avvicina la gente alla scienza in una città come Roma, sede del potere ecclesiastico mondiale, sembra quasi la formula di un'espolsivo!!
Lei meglio di me sa che i poteri si sono sempre retti sull'ignoranza delle persone, sui dogmi, sulle credenze irrazionali. Far ragionare le persone attraverso la scienza è un grave crimine: si rischia che le persone capiscano, prendano i forconi e vadano a stanare quel branco di ladri che si riuniscono nei palazzi romani di entrambe le sponde del Tevere.
Odifreddi rilegga ancora la sua mail di licenziamento, forse in calce potrà vedere accanto agli stemmi del comune di Roma quelli dello stato Vaticano.

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