martedì 5 agosto 2008

Chiesa, 8 X chi?


La cosa più odiosa e ipocrita di cui mi sono informato in questi anni è la politica economica della Chiesa Cattolica.
Un argomento che fino ad ora avevo evitato di includere nel blog per non irritare la sensibilità dei credenti, ma alla fine se i "credenti" si sentiranno urtati, irritati o altro potranno tranquillamente ribattere nel blog stesso. Se l'autore del commento eviterà parolacce ed insulti gratuiti non porrò alcuna censura.

L'idea comunicata attraverso gli spot e dall'immagine stessa che la Chiesa offre di sé è quella di un organismo sano dedito al prossimo che vive di carità e riversa tutti i suoi sforzi al bene comune e ai bisognosi.

Falso, menzogne, ipocriti!!!


E' un marketing del più igannevole, perché utilizza immagini delle miserie dei paesi tra i più poveri al mondo per ottenere denaro. Pensiamo alla campagna pubblicitaria dell' 8X1000 del 2005, affidata ad una azienda internazionale di pubblicità incentrata sulla tragedia dello Tsunami: è costata la bellezza di 9 milioni di euro, il triplo di quanto poi effettivamente inviato alle vittime delle inondazioni.
Se altri provassero a mettere su uno spot per chiedere soldi, che so, per la ricerca contro il cancro o per l'aiuto ai barboni e poi destinassero solo una piccola parte delle risorse per lo scopo verrebbero quasi sicuramente processati per truffa. La Chiesa continua imperterrita e indistrurbata da anni.

Un'inchiesta ben documentata e possibile leggerla nel libro di Maltese "La Questua": nel testo si fanno i conti di quanto costa allo stato italiano il mantenimento della Chiesa Cattolica, le cifre sono impressionanti, paragonabili come ordine di grandezza ad una finanziaria.
Il libro prende spunto da una serie di articoli pubblicati a più riprese su Repubblica di cui ho riportato sopra un link alla raccolta completa.
E di queste cifre solo un risicato 20% viene devoluto ad opere di carità, anche queste da verificare nella natura e negli scopi.

Il meccanismo dell'8X1000 è il capolavoro della curia ecclesiastica: il denaro raccolto viene distribuito a seconda delle scelte espresse dai contribuenti, ma la restante parte, quella proveniente dalle dichiarazioni di chi non ha espresso preferenza, viene distribuita in base alle preferenze espresse dagli altri. Risultato: la Chiesa cattolica si aggiudica così gran parte della somma. Cifre esatte le ritrovate nel libro di Maltese, ma il principio è al limite della legalità. Per me chiunque può fare del proprio denaro ciò che vuole, può destinarlo anche agli extraterrestri o ad ingrassare i cardinali, ma distribuire denaro pubblico senza che venga espressa la volontà di destinazione è disonesto, da farabutti.

Altri fatti rivelatori sulla vera natura della Chiesa sono gli scandali finanziari in cui è stato coinvolto lo IOR, Banca Vaticana, che hanno portato al fallimento del Banco Ambrosiano con perdite miliardarie per tutto lo stato italiano.

Ecco qual'è la mia opinione sulla Chiesa Cattolica: è un'organizzazione di potere, molto temporale e poco spirituale.
Un'organizzazione che si lega al carro dei vincitori del momento
cercando di trarre il maggior vantaggio per sé, sia in termini di denaro che di altro potere.
I servizi offerti in cambio sono: controllo sulla società, voti o consenso. Lo stesso controllo fornito da altre organizzazioni molto meno ortodosse nei metodi ma più efficaci nei territori del sud Italia. Se guardiamo al 900 tutti le realtà politiche hanno dovuto accostarsi alla Chiesa, usufruire dei suoi servizi per rafforzare il proprio consenso: da Mussolini, fino ad arrivare a Berlusconi, che ha regalato con l'esenzione dell'ICI e la parificazione, finanziamento, delle scuole cattoliche montagne di nostro denaro.
Tutto questo è la Chiesa in nome di un Dio misericordioso e caritatevole. Ma va!!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai proprio ragione. Me ne sto convincendo sempre di più.
Mantengo però ben separati lo Stato del Vaticano e il Vangelo.

Ascolta un pò questo video...

http://www.youtube.com/watch?v=O0_a7g1XegM