martedì 7 dicembre 2010

Difendiamolo


La notizia è di poco fa: arrestato Julian Assange, e ho paura verrà processato per direttissima per reati che non credo abbia commesso e verrà ridotto al silenzio per il fatto ben più grave per la classe dirigente: ha creato una breccia di apparente libertà nel mondo dell'informazione, potrebbe addirittura dare l'esempio.
Di questo personaggio, che i media hanno dipinto come una specie di fanatico, che per i giornali rasenta il terrorismo, ne da una bella descrizione, sicuramente più veritiera, Piergiorgio Odifreddi:
Wikileaks oppone alla realpolitik della doppiezza un’ideologia della trasparenza che, almeno per quanto riguarda il portavoce Julian Assange, affonda le sue radici nel pensiero scientifico in generale, e matematico in particolare. L’uomo più ricercato del mondo, accusato di «terrorismo» per aver confermato coi fatti che la verità è rivoluzionaria, ha infatti un passato di studente di matematica e fisica all’Università di Melbourne, dal 2003 al 2006.E nel suo blog di qualche anno fa, intitolato IQ come acronimo di Interesting Questions, questo passato affiora in molti post. Ad esempio, quello del 12 luglio 2006 testimonia che Assange partecipò al convegno dell’Istituto Australiano di Fisica, e che l’anno prima rappresentò la sua università alla Competizione Nazionale Australiana di Fisica. Altri post affrontano invece problematiche di filosofia o sociologia della matematica, dall’uso dei numeri immaginari, all’influsso del pensiero maschile nello sviluppo della disciplina.Il post più interessante è però forse quello del 29 agosto 2007, intitolato «Irrazionalità nelle discussioni», che nota: «Potete provare che da A segue B, da B segue C, … , da H segue I, da I segue L, e accorgervi che la Giustizia annuisce e concorda. Ma se poi, con un colpo di teatro, affermate che allora necessariamente da A segue L, la Giustizia si tira indietro e rifiuta l’assioma di transitività, nel caso che L stia per Libertà». In altre parole, quando la Logica non fa comodo, la si rifiuta senza farsi problemi. 
 Assange mi da l'impressione di una persona che non si rassegna alla realtà menzognera, alla messinscena dei media e per questo viene ora perseguitato con accuse che ben si guardano dal menzionare la sua vera colpa: voler parlar chiaro, ribellarsi,  dire quella che per lui è la verità delle cose e farlo attraverso documenti che persone come  lui, menti libere o semplicemente pentiti di quello a cui hanno assistito o direttamente fatto, gli hanno fatto pervenire.
Mi tornano in mente le parole di Mario Monicelli
Spingere con la forza e non tacere. Dovete usare la vostra forza per sovvertire, protestare. Fatelo voi che siete giovani.