martedì 7 dicembre 2010

Difendiamolo


La notizia è di poco fa: arrestato Julian Assange, e ho paura verrà processato per direttissima per reati che non credo abbia commesso e verrà ridotto al silenzio per il fatto ben più grave per la classe dirigente: ha creato una breccia di apparente libertà nel mondo dell'informazione, potrebbe addirittura dare l'esempio.
Di questo personaggio, che i media hanno dipinto come una specie di fanatico, che per i giornali rasenta il terrorismo, ne da una bella descrizione, sicuramente più veritiera, Piergiorgio Odifreddi:
Wikileaks oppone alla realpolitik della doppiezza un’ideologia della trasparenza che, almeno per quanto riguarda il portavoce Julian Assange, affonda le sue radici nel pensiero scientifico in generale, e matematico in particolare. L’uomo più ricercato del mondo, accusato di «terrorismo» per aver confermato coi fatti che la verità è rivoluzionaria, ha infatti un passato di studente di matematica e fisica all’Università di Melbourne, dal 2003 al 2006.E nel suo blog di qualche anno fa, intitolato IQ come acronimo di Interesting Questions, questo passato affiora in molti post. Ad esempio, quello del 12 luglio 2006 testimonia che Assange partecipò al convegno dell’Istituto Australiano di Fisica, e che l’anno prima rappresentò la sua università alla Competizione Nazionale Australiana di Fisica. Altri post affrontano invece problematiche di filosofia o sociologia della matematica, dall’uso dei numeri immaginari, all’influsso del pensiero maschile nello sviluppo della disciplina.Il post più interessante è però forse quello del 29 agosto 2007, intitolato «Irrazionalità nelle discussioni», che nota: «Potete provare che da A segue B, da B segue C, … , da H segue I, da I segue L, e accorgervi che la Giustizia annuisce e concorda. Ma se poi, con un colpo di teatro, affermate che allora necessariamente da A segue L, la Giustizia si tira indietro e rifiuta l’assioma di transitività, nel caso che L stia per Libertà». In altre parole, quando la Logica non fa comodo, la si rifiuta senza farsi problemi. 
 Assange mi da l'impressione di una persona che non si rassegna alla realtà menzognera, alla messinscena dei media e per questo viene ora perseguitato con accuse che ben si guardano dal menzionare la sua vera colpa: voler parlar chiaro, ribellarsi,  dire quella che per lui è la verità delle cose e farlo attraverso documenti che persone come  lui, menti libere o semplicemente pentiti di quello a cui hanno assistito o direttamente fatto, gli hanno fatto pervenire.
Mi tornano in mente le parole di Mario Monicelli
Spingere con la forza e non tacere. Dovete usare la vostra forza per sovvertire, protestare. Fatelo voi che siete giovani. 

martedì 26 ottobre 2010

Le parole che non ti ho detto...mo te'e dico




Un sogno che si avvera!!! Una donna semplice, del tipo che credevo vittima inguaribile della televisione, anestetizzata per sempre da Emilio Fede,  che invece contro ogni previsione, contro i sondaggisti di Berlusconi, si ribella, grida "il re è nudo" e inveisce contro una velina slanciata, che belava il comizio imparato a memoria, le grida rabbiosa  tutta la cruda verità.
Questo, più di ogni altro sondaggio, più di ogni altra rassicurazione dei politici di sinistra, mi fa credere che l'incantesimo del cavaliere stia svanendo. Se la verità viene conosciuta anche dalle persone semplici, che non hanno una solida cultura o accessi a canali d'informazione alternativi per documentarsi, siamo veramente alla resa dei conti. I nodi vengono al pettine cavaliere, l'involuzione culturale ed economica a cui ci stai portando sta provocando una reazione. Trema!! Stanno arrivando le truppe di cittadini incazzati!! Non saranno solo gli anziani, di giovani contro ne avrai ancora di più.

domenica 24 ottobre 2010

Dopo Gianfranco FINI ( IO GIACOBINO )



Popolo di naviganti, artisti e
di poeti,
Apri la bocca tu vuoi parlar
ma credi:
“il cervello l’hai lasciato andare
in alto mare “
Ti guardi intorno
dove l’hai lasciato andare ?
Un dolore improvviso sale dalla pancia
Non è fame forse è la testa che cangia….
Che….ti fa male?
Che….ti senti tutto
Rintronato?
Dai non è niente…
Ti c’hanno abituato!
Oppure già ti rode e…
Ricomincia a girare la ruota
Del cervello che ti sembrava spento.
E allora capisci che è meglio
Non averci cuore.
Eh che è……..!
Basta di questi…
Rutelli, Berlusconi, Casini,
Bersani, Tremonti e Fini,
a casa La Russa, Gasparri e Maroni
con Capezzone, D’Alema , Veltroni
che tacciano Bel Pietro, Feltri e Bossi
Schifani, Frattini, Di Pietro dentro i fossi
E non metto il gentil sesso
Per un senso di pudore e di rispetto
Anco che dentro ci sta pur esso.
Tutti insomma pronti
A scorporare,
tutti pronti
ad incorporare!
A fare tanto per non fare niente
Solo bersaglio? Ai poveracci ottenebrar la mente !
Non hai capito ?
E’ ora di finirla
A viver di riflessi lo fanno solo i fessi!
Allora dunque riprendiamoci
La vita
A questa gente la mandiamo
In gita
Guardiamoci al fine
Nello specchio
Tagliamoli la testa e
Buonanotte al secchio !

Le parole di Ulisse, l'incazzato, il fumaiolo. Le parole di un amico.

giovedì 24 giugno 2010

Un uomo tutto case e Chiesa





Ormai dopo gli scandali che hanno colpito la Chiesa in questi anni le storie di normale corruzione passano in secondo piano, appaiono addirittura peccati veniali confrontati con i reati sessuali di cui vengono accusati e per cui vengono condannati preti in tutto il mondo. Ammetto che anche io in un primo momento mi sono detto che erano fatti alla fine poco importanti, poi ho riflettuto un momento sulle cifre, sulla provenienza del patrimonio immobiliare della Chiesa e ho provato rabbia e sdegno. Rabbia per l'ipocrisia di questi gerarchi della Chiesa che si ammantano di sacralità, ergendosi al di sopra delle parti, che predicano fratellanza, attenzione ai poveri, con il loro linguaggio placido e forbito, poi si rivelano in ogni occasione come gli affaristi più spregiudicati, capaci del più spietato cinismo per fare buoni affari o accrescere la propria ricchezza.
L'origine dell'immenso patrimonio immobiliare della Chiesa mi sdegna: lasciti fatti in punto di morte da persone convinte di contribuire con quell'atto al bene della società, del proprio prossimo, del senza casa a cui lasciavano il tetto che a loro non serviva più, ma che invece andavano ad arricchire una delle più potenti e ciniche multinazionali del mondo. Questa senza farsi tanti problemi avrebbe usato quella sua casa come merce di scambio per favori, con i politico di turno, per ottenere finanziamenti, esenzioni, convenzioni, sgravi fiscali non dovuti o, peggio ancora, leggi che potessero in qualche modo arginare lo scandalo pedofilia. 
Le cifre dell'immenso patrimonio immobiliare sono impressionanti: 22% elle case italiane e 30% e oltre degli immobili della capitale, tutto esentasse. Sono cifre talmente grandi che solo tassando correttamente questi immobili e le attività commerciali per cui spesso vengono sfruttati, potremmo permetterci una sanità migliore; oppure immettendole sul mercato otterremo un abbassamento notevole dei prezzi, favorendo quelle nuove famiglie tanto osannate, a parole, dalla Chiesa.
Io non sono credente, ma se Cristo scendesse veramente in terra avrebbe da cacciare centinaia di mercanti dal tempio, e sarebbe facile per lui individuarli: sono vestiti di rosso, indossano strani abiti, sono tutti grassi e pasciuti e mentono, mentono ogni momento della loro vita, mentono che Dio la manda!!!!

lunedì 14 giugno 2010

Si continua a morire


Si continua a morire, conquistati, venduti, inoculati di mali non nostri, svenduti come carne da macello, come cavie da laboratorio su cui sperimentare i nuovi veleni .
Il poligono militare di Quirra, nel cuore di una meravigliosa zona della Sardegna sta spargendo da anni morte e malattia. Realizzato 60 anni fa  ha logorato la salute della popolazione, aumentando a dismisura l'incidenza di malattie tumorali quali la leucemia. Sento come una litania, un requiem ripetuto sempre uguale, di persone, amici, ammalati di malattie incurabili, che vivevano anche da anni lontani ma che hanno avuto la sventura di essere nati nelle vicinanze del poligono, in splendide ma avvelenate terre. Sono i morti della nostra guerra persone giovanissime, sono i nostri reduci di guerra, le vittime collaterali, il nostro contributo alla guerra fredda che dura per la popolazione dal 1956.  Mi sento disgustato, avvilito e impotente. Le urla di una popolazione ignorate anche di fronte ad un'evidenza che non lascia dubbi, le cifre parlano chiaro: il numero di casi di tumori è altissimo, di ordini di grandezza superiore alle normali statistiche di incidenza nazionale e tutto passa sotto silenzio, non si fa nulla, si devono prima onorare i contratti di affitto del poligono, la popolazione stia zitta soffra tacendo.




Link utili:

venerdì 11 giugno 2010

Silenzio assordante



Per capire veramente come vanno le cose, come funzionano i meccanismi di potere sono utilissime quelle brecce che si aprono periodicamente nei solidi muri dei sistemi informativi, le intercettazioni sono state questo: un modo per guardare dentro le stanze della politica e degli affari, evitando tutte le falsificazioni che ogni giorno vengono  messe in pratica per addomesticare la notizia o renderla invisibile.
In Italia come in tutti i paesi del mondo l'informazione è in mano ai gruppi economici che di fatto tengono le fila dello Stato e mettono in sella di volta in volta il politico che li necessita, l'informazione ha un compito importante: tenere a bada la massa della popolazione perché risulti in uno stato di perenne anestesia, viva nella sua realtà virtuale costruita ad hoc e non capisca nulla di cosa viene deciso riguardo alle sue sorti. Questo compito è svolto devo dire egregiamente, perché tutti, io stesso, non comprendiamo cosa ci accade attorno, dove sta la verità, assordati dal chiasso di notizie poco importanti ma gridate solo per distrarre,  preoccupati da mille paure spesso pompate ad arte per distogliere e sminuire i veri problemi.
Le intercettazioni con i loro dialoghi crudi, ingenui, cinici fino all'inverosimile sono state uno svelarsi, parziale sicuramente, del dietro le quinte del sistema e hanno permesso di capire meglio quello che solo un confronto con le vicende storiche dovrebbe far capire. I vari poteri che occupano le stanze dei bottoni hanno relazioni continue alimentate dai continui scambi di favori e tenuti insieme dal formidabile collante che è il denaro e il potere stesso, la loro scala di valori è completamente diversa dalla nostra e fa della difesa della propria posizione e influenza il valore più grande. Le intercettazioni hanno disturbato questi equilibri e la loro abolizione è stata ben vista da tutti questi gruppi di potere. Non poteva mancare una norma ad hoc per gli incontri amorosi al limite della patologia del premier, all'abolizione delle intercettazioni in caso queste possano in qualche modo interessare un parlamentare, e della gloriosa e santa norma per le intercettazioni dei preti&co
che necessitano di una comunicazione alle gerarchie ecclesiastiche. Inoltre per proteggersi da eventuali problemi di qualche parola scappata fuori, il divieto totale di pubblicazione.
Che dire la breccia si era aperta ma è stata subito richiusa, aspettiamo a breve la prossima per aggiornarci sulla verità.
Approfondimenti:




 P.S. segnalo un libro molto interessante, conosciutissimo ma ripetere non guasta:
Noam Chomsky, Capire il Potere

mercoledì 14 aprile 2010

Io sto con Emergency



Emergency testimone scomodo non controllabile, che denuncia sempre e comunque quello che dovrebbe essere noto a tutti: la guerra in Iraq e in Afghanistan ha poco a che vedere con missioni di pace o altre amenità, è guerra a tutti gli effetti con la maggior parte di vittime tra i civili inermi, come tutte le guerre. Le sue motivazioni non sono per nulla nobili ma nascono dall'importanza di avere presidi di controllo sul medio oriente, territorio cruciale per gli equilibri mondiali e, cosa forse più importante, serbatoio energetico del mondo.
La pillola si può indorare parlando di missioni di pace, esportazione della democrazia, distruzioni di regime ecc, ma è solo semplicemente, crudelmente, efficacemente guerra.
Questo Emergency lo denuncia ogni giorno, senza peli sulla lingua perché la sofferenza dei civili non ha colori, parla  tutte le lingue e sopratutto non segue la politica: è solo sofferenza, stenti, morte.

Ecco la strage di Falluja, una bella cura democratica.

giovedì 8 aprile 2010

Non è solo una firma



Abbiamo assistito all'ennesimo scempio del nostro stato di diritto, all'ennesimo strappo alle pagine della Costituzione. la legge appena firmata dal presidente garantisce di fatto l'impunità per i processi che vedono coinvolto il nostro premier, permettendogli di evitare le condanne, fino all'approvazione delle norme costituzionali che il parlamento si dice intenzionato a varare. Questo varrà per lui e per i suoi sodali, i ministri, come a dire io sono io e voi non siete un cazzo.
Questa legge e la pronta firma dimostrano, se ve ne fosse ancora bisogno, la trasversalità del gruppo di potere che appare diviso alle elezioni nei due partiti solo per far divertire gli elettori che possono prendere rumorosamente le parti di loro beniamini, gridando e battendosi per finte differenze e false promesse, un gioco null'altro.
La verità è questa: noi, a differenza del resto dell'Europa, abbiamo realmente una magistratura indipendente, regalo dei nostri padri costituenti e della nostra resistenza; questa magistratura non può non scontrarsi con i crimini commessi di continuo ad ogni livello e grado dalla nostra classe politica e dalle nostre amministrazioni; questo gruppo di potere vuole a tutti i costi garantirsi l'impunita, per salvarsi dalle certe condanne che si vedono all'orizzonte,  queste condanne sarebbero il palesarsi dei loro furti, dei loro crimini e si sa che in tempo di profonda crisi, in tempo di fame, il risveglio delle coscienze potrebbe trovare sfogo in rivolte popolari o almeno elettorali. Per questo serve disinnescare i meccanismo:  riscrivere la costituzione, addomesticandola, rendendola più docile, più incline ad obbedire ai voleri dei regnanti di turno. Quella che è stata figlia del Ventennio, che è stata efficace reazione contro i mille soprusi perpetrati dal Fascismo, sarà riscritta da Calderoli, Berlusconi, Bossi, Brunetta, Tremonti, D'Alema, Fassino, Mastella, Casini. Non oso immaginare incubo peggiore.
So solo una cosa, la fame porta nervosismo, non fa dormire, fa riflettere le persone, non vorrei che si prendesse esempio da Bangkok.  

domenica 21 marzo 2010

Per non dimenticare...chi ci governa



In periodo di elezioni, fossero solo regionali, è utile ricordare le scimmie ammaestrate che ci governano.
Al momento del voto dobbiamo chiederci: questa persona deve rappresentarmi,  deve decidere sul mio lavoro, sul mio futuro, sulla mia vita. Può farlo se neanche possiede  le più basilari  conoscenze, se con arroganza manifesta la più palese ignoranza?
Non credo.
Mi pare incredibile che non si sappia rispondere a domande come: chi è il Dalai Lama, chi ha scritto L'infinito, quando è stata scoperta l'America.

Bestie!!! Scimmie ammaestrate! Addestrate a premere il pulsante per le votazioni a comando.

giovedì 18 marzo 2010

Rai per una notte


Dopo aver letto il testo delle intercettazioni pubblicate oggi sul Fatto ho capito che la trasmissione di Santoro rompeva veramente le scatole al governo, e di questo mi rallegro. Leggendo si capisce la trama ordita nel tempo, i tentativi fatti per approdare all'illeggittima sospensione del programma in periodo di elezioni, proprio quando stavano venendo fuori gli scandali della protezione civile, quando noi cittadini avremmo sentito più il bisogno di sapere.
Santoro e il suo gruppo non si sono persi d'animo a quanto pare e stanno organizzando la trasmissione via Web, tramite emittenti amiche, in radio e con qualsiasi mezzo si renda disponibile. Oltre alla squadra di giornalisti si sono prestati a titolo gratuito i tecnici della rai e quanti servono a fare un programma della complessità di AnnoZero, questo mi fa sentire meno scontento di aver pagato il canone (purtroppo Vespa&C mi creano troppo disgusto).
Per organizzare il programma serve un contributo, €2,5 =  mezza birra non è tanto e penso non metta nei guai nessuno.
Pensate per un momento, immaginate la faccia del Berlusca incazzato che per sfogarsi usa Bondi come sacco da pugile, pensate a La Russa che anche lui per sfogarsi morde il suo cane, queste immagini  da sole valgono €2,5

domenica 14 marzo 2010

Le idee pestilenziali, Berlusconi Docet


Ho letto da poco il libro di  Richard Dawkins Il gene egoista,un bellissimo libro divulgativo realizzato da un acuto scienziato, che permette di capire anche ai profani della genetica, i meccanismi che stanno alla base dell'evoluzione:  i geni che programmano la nostra vita costruendo il nostro corpo e indirizzandone i comportamenti.  
Uno dei capitoli del libro, la cui prima edizione è del 1976, riguarda i memi un meme è un'idea, una trovata scientifica, una melodia, una canzone, un idea politica, un meme è un'unità di informazione completa che si replica, a volte modificandosi, nella mente delle persone, nei libri o in generale attraverso i mezzi di comunicazione, così come i geni sono un unità all'interno dei cromosomi che si replicano, a volte modificandosi, attraverso i meccanismi della riproduzione.
Pensiamo di avere un idea particolare, ne parliamo con altre persone, la diffondiamo, questa idea se è efficace viene ancora diffusa e causa cambiamenti nel comportamento delle persone che la conoscono, così come i geni sono la causa dei comportamenti degli esseri viventi in cui dimorano, e se sono vincenti, se portano a vantaggi su individui della specie sugli altri individui, si diffondono.
Un idea affascinante, che può sembrare fantasiosa, ma l'attenzione che ha suscitato nella comunità scientifica, (si veda questo libro) denota che è valida e merita un approfondimento e uno studio attento.
Alla luce di questa teoria è interessante analizzare, almeno in parte, alcuni fatti recentemente avvenuti nel panorama politico europeo. Il contrasto tra magistratura e politica, che sta caratterizzando i governi italiani da tangentopoli in poi, l'idea che la politica deve essere sopra le parti, immune dai controlli, soggetta solo al consenso popolare che tale consenso può essere facilmente costruito e garantito attraverso il controllo dei mezzi di informazione, controllati sistematicamente dalla stessa parte politica in un circolo vizioso senza fine, sono idee forti, che almeno in Italia stanno avendo un enorme successo. Ma recentemente ho letto di alcune notizie che manifestano la diffusione di queste idee in pieno accordo con la teoria dei memi: la riforma del procedura penale in Francia, la candidatura di veline in Inghilterra.
In Francia, contrariamente all'Italia, la magistratura non è indipendente ma controllata in modo forte dalla politica, questo l'ha ben spiegato Bruno Tinti nel suo "Toghe rotte", all'interno di questo ordinamento una tipologia di giudice, il GIP, possiede invece una certa autonomia, e non a caso tali giudici sono stati protagonisti di inchieste sulla corruzione. Ebbene, la riforma proposta dal governo mira appunto ad abolire questa figura. Obrobrioso!!! Ma se ci si astrae un momento di capisce: è stata recepita l'idea che la politica può tutto, può disarticolare il meccanismo delle regole, dei controlli, è la vera padrona. Il meme si diffonde.
In Inghilterra il governo Brown, in difficoltà, ha ben pensato di candidare un buon numero di veline dell'ultim'ora. Ben recempendo l'idea che la bellezza è molto più importante delle idee e della condotta politica, il governo ha capito che può convincere l'elettorato non attraverso la buona politica, tesa a migliorare le condizioni di vita dei cittadini, ma solo utilizzando la bellezza fisica, vuota di contenuti o meno, non ha importanza, importante che arrivino i voti. Il meme si diffonde.
Rimane da chiedersi come reagirà la società civile degli stati europei a questa infezione, relegherà queste deleterie idee nell'angolo decretandone una ignobile estinzione, o si ammalerà di un infezione difficile poi da curare. Abbiamo un precedente: l'ultima volta che idee politiche così dannose si sono diffuse nei continenti è stato nel secolo scorso: la dittatura mussoliniana ha avuto emuli molto più evoluti nel regime tedesco e spagnolo ed è stata necessaria una cura da cavallo: la seconda guerra mondiale.

domenica 21 febbraio 2010

E che pensavate



La Corte dei Conti ha comunicato i risultati delle somme effettivamente rimpatriate in Italia grazie allo scudo fiscale. Ne parliamo con il Sig. Caltagirone-Fumagalli che su questo ha tanto da dire.

Hahahaha, e che pensavate che eravamo idioti. Portare i nostri soldi nelle banche italiane perché in un prossimo futuro possano essere tassati per il bene della nazione, ma siamo seri. Lo scudo è stato solo una lavanderia per evitare problemi, per mettere una pietra tombale, è stato un condono ma poi basta. Abbiamo pagato la vostra tangente, l'ennesima tangente,  ora non rompeteci i così detti, godetevi i vostri 5 miliardi, pagatevi la vostra penosa sanità, aggiustatevi due buche nelle strade se ci riuscite, ma non credete che sti soldi torneranno nelle vostre banche. L'Italia è decotta, instabile e poco affidabile, certo pagando si ottiene tutto, ma costa troppo, meglio la Svizzera.
Mi pare di vederlo il Tremonti, gli ultimi giorni del 2009:
 Il vantaggio derivante dallo scudo fiscale sarà un rientro di capitali freschi per finanziare le imprese italiane
 Hahahaha, mi faceva sganasciare!!
Poi mi sono chiesto, ma non e che  ci vuole fregare? Intanto ci fa comunicare somme e nomi poi ce fotte. Ho parlato con i banchieri amici miei, mi hanno tranquillizzato, si tratta solo di pagare il condono, mi hanno detto, nulla più, figurati se la Svizzera non si incavola e fa trapelare liste di nomi nel caso le fottano veramente dei soldi dalle sue banche. Mi sono detto, va be! Paghiamo sti due spicci e poi tutto lavato e lindo. Nessuno mi romperà i maroni, oggi e domani.  Lo sa il Berlusca che sti due soldi sono sudati, ce sta il sangue dei miei operai, non ce sta er mio ma sempre sangue è ahahahahah.
Ma lo so che fra "imprenditori"ci se capisce Berlusco'.

mercoledì 3 febbraio 2010

Morgan punito, e i "franchi tiratori"?

 

Si credo che Morgan abbia detto una gran cavolata, quando ha rivelato che lui fa uso regolarmente di crack contro la depressione, un personaggio  televisivo che puo' avere un seguito, non può permettersi di dare messaggi di questo tipo, su questo non ci sono dubbi. Ma volendo fare facili moralismi, provo a farli con giustizia facendo dei confronti, rimanendo in ambito di stupefacenti ricordo un servizio, bloccato dal Garante, della trasmissione Le iene: gli irrispettosi protagonisti del programma avevano fatto dei test antidroga a 50 parlamentari a loro insaputa, risultato:  1 su 3 era risultato positivo. Se si deve giudicare la gravità del messaggio di Morgan, dobbiamo doverosamente giudicare il comportamento dei nosti beneamati Parlamentari che invece di fare pubblica ammenda, si sono limitati a bloccare il servizio televisivo, salvo poi fingere di sottoposi ai test per far passare il polverone. Il loro comportamento è stato mille volte più ipocrita di quello di Morgan, inoltre un parlamentare, quello che fa e quello decide è enormemente più importante per il Paese della condotta e delle parole di un uomo dello spettacolo.
Non possiamo poi contare sulla cultura dei nostri parlamentari, che possa fungere da argine ai loro eccessi: sempre una serie di servizi delle Iene ha ben mostrato la qualità dei nostri deputati e senatori.
Quando sentiremo parlare di un blitz dei franchi tiratori in parlamento ora sapremo di cosa si tratta: una serie di cocainomani incalliti dopati hanno sbagliato a premere il pulsante per la votazione.

lunedì 18 gennaio 2010

Il paese si fermerebbe...a riflettere





Penso sia l'unico modo per riflettere sulla nostra realtà multietnica, sul nostro anacronistico e becero razzismo, tocchiamo l'economia, tocchiamo i soldi e vedremo i leghisti dell'ultim'ora rimangiarsi le proprie dichiarazioni.
Non c'è un solo settore della nostra economia che non utilizzi forza lavoro composta da immigrati: chiunque di noi abbia fatto ultimamente dei lavoi in casa avrà avuto artigani rumeni; se acquisti arredamento te lo vendono venditori stranieri e le ditte di consegna sono portate avanti da stranieri; il latte che beviamo la mattina proviene da allevamenti in cui lavorano allevatori stranieri, spesso indiani; i formaggi ovini e vaccini sono fatti sia nell'Emilia che in Sardegna da manodopera in parte straniera; negli ospedali vengono impiegati correntemente infermieri stranieri; le pulizie sono fatte da stranieri; gli ortaggi che si mangiano, li coltivano, li raccolgono, li scaricano al supermarket e li ripongono gli stranieri; gli stranieri aiutano i nostri anziani; gli stranieri lavorano nelle nostre industrie nei ruoli più disparati: dalla manovalanza spicciola fino alla realizzazione dei software; gli stranieri guidano i nostri autobus; gli stranieri ci vendono le merci nei negozi delle nostre belle città d'arte parlando correntemente più lingue; gli stranieri ci riparano l'auto; gli stranieri giocano il nostro calcio; gli stranieri naturalizzati capita vincano per L'Italia le medaglie alle olimpiadi.......ecc ecc ecc.
Dopo questo elenco non esaustivo le parole di Maroni, Bossi o del nostro premier stanno alla verità come la storia della cicogna sta alla riproduzione, il modello geocentrico al sistema copernicano, la genesi biblica all'evoluzionismo, emerite stupidaggini.
Ma per meglio chiarire, a chi fosse duro o non volesse capire, uno sciopero che faccia perdere soldi è l'unica strada percorribile. Non penso basti un solo giorno, per vedere riconosciuta l'importanza della invisibile(?)  componente straniera della popolazione è  necessaria una settimana di sciopero, di pacifica rivendicazione dei propri diritti. Si devono perdere cifre ingenti, si devono creare disservizi, si devono perdere i giorni di lavoro di noi ariani italiai per badare ai nostri anziani, devono mancare gli ortaggi e il latte, si devono pagare le penali sulle consegne delle case, solo allora forse capiremo.
C'è poi la questione dell'INPS: gli stranieri che lavorano regolarmente qui, e sono tanti, versano i loro benedetti (per noi) contributi, ma sono soldi che ci stanno regalando perché è molto difficile che ne abbiano poi  una pensione a 65 anni compiuti, come recita la Bossi - Fini, quindi stanno anche pagando le nostre pensioni e la nostra cassa integrazione.
Se i Rumeni, che sono una delle comunità più numerose, si attivassero e chiedessero alla comnunità europea , di cui fanno parte, una legge europea che scavalcasse le norme delle pensioni della Bossi-Fini per l'automatico e doveroso trasferimento dei propri contributi pensionistici al proprio paese, vedreste che i bilanci dell'ente non sarebbero così floridi, e capiremo ancora meglio.
La verità e che a noi gli stranieri servono, sono vitali e hanno ragione a reclamare a gran voce diritti, cittadinanza, legittimità e i nostri timori devono piegarsi alla necessità che abbiamo del loro aiuto.