venerdì 9 gennaio 2009

L'Italia in poche semplici parole



Giuseppe Fava ha sintetizzato in queste sue parole la storia della mafia, e di conseguenza del sistema politico-mafioso che governa l'Italia dal dopoguerra in poi. Una sintesi approfondita e spiegata in modo eccellente da Scarpinato nel suo libro, Il ritorno del Principe, di cui questa intervista potrebbe essere una presentazione se non fosse stata fatta 25 anni prima.
Questo a dimostrazione che nulla cambia in questo paese.

Giuseppe Fava detto Pippo (Palazzolo Acreide 15 settembre 1925 – assassinato dalla mafia a Catania, 5 gennaio 1984).

lunedì 5 gennaio 2009

Proposta di progetto a Grillo



Ho avuto un idea che credo buona e l'ho proposta a Grillo, pubblico la mail che gli ho inviato oggi.



Buongiorno Beppe,

in questi giorni di mattine oziose festive mi è capitato di vedere alla televisione un programma a Rai tre, Buongiorno Europa, che mi ha dato uno spunto di riflessione.
La puntata del 4/01/2009 parlava di grandi opere Italiane in fase di progetto o di realizzazione, confrontandole con analoghe opere degli altri paesi europei. Venivano descritte le opere vantandone l'importanza e i miglioramenti che avevano portato alle zone in cui sono state realizzate e alle economie dei paesi, ma il particolare più interessante, che mi ha dato lo spunto, è stato che venivano date le cifre dei costi delle opere. Io abituato a cifre miliardarie italiane mi sono stupito dei costi irrisori che le opere pubbliche hanno in altri paesi europei rapportate ad analoghe opere di casa (cosa) nostra. Faccio solo un esempio: un ponte tra i più alti del mondo costruito in Francia è costato una cifra pari a 350 milioni di euro , ed è stato completato in pochi anni, non oso pensare al costo che avrebbe avuto qui da noi, dovendo essere una delle fonti di foraggiamento del costo della politica, come viene chiamata la corruzione dai politici stessi.
Penso che il raffronto su queste cifre sarebbe utilissimo per sputtanare il malaffare politico.

Ecco l'idea: una pubblicazione elettronica, realizzata attraverso il contributo degli utenti, scaricabile gratuitamente che, partendo dalle opere pubbliche realizzate in Italia dalle locali alle nazionali, dalle piccole alle faraoniche, ne snoccioli le cifre e le confronti con le cifre di analoghe opere pubbliche realizzate in Europa. Il confronto sui costi e sui tempi di realizzazione, sono certo, sarà uno sputtanamento globale della politica dati i ben conosciuti "decuplicamenti" dei costi di casa (cosa) nostra e il prolungamento ad libitum ad arte dei tempi di realizzazione.
Solo il tuo sito può dare adeguata risonanza al progetto per avere: prima la collaborazione degli utenti per la realizzazione della pubblicazione, come tu hai efficacemente fatto per il libro Schiavi moderni, e poi per diffonderlo efficacemente per far si che in tanti lo leggano e in tanti non votino più i loro amministratori locali e nazionali.
Io dal canto mio tenterò di portarlo avanti con le notizie che riuscirò a trovare su internet o dai miei amici residenti all'estero ma tu potresti essere mille volte più efficace, come lo sei stato in questi anni.
Saluti Beppe

Antenor

domenica 4 gennaio 2009

Il paradiso e il sogno americano


Leggendo il libro, Mattatoio n° 5, mi ha colpito un brano che riporto:

Gli americani, come tutti gli altri popoli, credono in molte cose che sono chiaramente false.
La loro illusione più perniciosa è che sia facilissimo, per ogni americano, fare soldi. Non si rendono conto di quanto, in realtà, sia difficile, e per questo chi non ne ha non fa altro che rimproverarselo. Questo senso di colpa è stato una vera fortuna per i ricchi e i potenti, che così hanno potuto permettersi di fare, per i poveri, meno di qualsiasi altra classe dirigente fin dall'epoca napoleonica.

Che trovata incredibile!
Un poveraccio ritiene solo se stesso colpevole della propria condizione miserevole.
Tutti posso farcela, è facilissimo, se non ci riesci è perché sei stato incapace, ma ce la puoi sempre fare.
In questo modo rimane illuso e fregato: non si ribella per la sua condizione, non cerca di conquistare diritti perché la colpa è sua. Con questa convinzione milioni di persone passeranno la loro vita senza assicurazione sanitaria, senza cibo, sotto i ponti, i working poor ad esempio .
Tutto questo senza ribellarsi e creare così guai a chi invece detiene soldi e potere. Grandioso!

Se si riflette un poco il sogno americano è una versione laica e moderna del paradiso. Anche in questo caso i poveracci, passano una vita di immani sofferenze, vivendo di fame e di stenti, sicuri che, se saranno retti e giusti, avranno la ricompensa nel regno dei cieli, non in questa terra naturalmente, ma si tratta solo di pazientare un attimo.
Geniale! Il più efficace marketing della storia dell'uomo.
Attraverso questa credenza la Chiesa, gli imperatori fino ai moderni stati hanno potuto controllare masse di popolazioni senza bisogno di costose forze di polizia, tenendole in misere condizioni, senza preoccuparsene.
La religione come instrumentum regni come avevano già intuito secoli fa i romani.
Un pensiero ulteriore che dovrebbe venire in mente quando il nostro vicario di Cristo parla di misericordia verso i poveri, caldo e protetto dentro la sua Chiesa, che costa agli italiani quanto una finanziaria ogni anno. Se questi soldi si usassero per migliorare il sistema sanitario o per abbassare le tasse ai dipendenti, il numero di poveri da compatire ipocritamente sarebbe, veramente, di gran lunga minore.