Semus in tempos de tirannias. (Siamo in tempi di tirannide)
La rabbia e la rassegnazione delle parole di Nanneddu meu ben si prestano a descrivere le sensazioni che ho provato leggendo della proposta del senatore del PdL Cosimo Gallo di sperimentare nel poligono di Quirra gli effetti dell'uranio impoverito al fine di verificarne scientificamente i danni e le devastazioni che il suo impiego provoca.
Sono allibito e incredulo di fronte alla prepotenza, alla totale mancanza di rispetto per la sorte degli abitanti della zona, che questa proposta manifesta. La presenza del poligono di Quirra ha comportato negli anni un costo enorme in termini di malattie e di morti ai paesi adiacenti alla zona militare, è un problema conosciuto e di cui si sono occupati a più riprese i media e che ora interessa (meglio tardi che mai!) un'inchiesta giudiziaria. In sfregio alle cifre drammatiche che queste inchieste hanno documentato, ai drammi familiari che a questi numeri si accompagnano,la trovata geniale del senatore Gallo pare sia stata: sperimentiamo in modo scientifico, utilizzando l'uranio impoverito nel poligono stesso e verifichiamone i danni. Ma questa sperimentazione in loco ha come conseguenze che la popolazione verrà usata come cavia, come se si dicesse "Tanto stanno già male, che il loro sacrificio serva alla scienza". Che pragmatismo! Che illuminato scienziato! Quale mente lungimirante!
Rimango incredulo di fronte a tanto cinismo, non so quasi cosa dire, non so cosa può provare un padre che ha perso un figlio per una leucemia causata dal poligono leggendo le parole del senatore Gallo, non so cosa farei se fossi al suo posto, non so neanche se sarei sopravvissuto ai sensi di colpa, ma di sicuro so che avrei pestato i pugni sul muro e sarei andato in parlamento a chiedere spiegazioni al senatore.
Andassero loro a vivere in quelle zone per anni, inalando giorno per giorno le polveri assassine delle armi, assorbendo le maledette radiazioni, e attendendo l'inesorabile malattia che come un cane rabbioso ti rincorre fino ad afferrarti, o peggio, fino ad afferrare uno dei tuoi cari.
Ma loro non ci andranno, loro stanno nei loro palazzi, vivono nelle loro ville pagate due soldi o pagate da altri a loro insaputa e decidono le nostre sorti, decidono se costruirci vicino una centrale nucleare, decidono se è il caso di tagliare la spesa sanitaria per il bilancio, decidono prepotentemente pensando a noi come dei numeri dei danni collaterali del "buon governo".
Che rabbia infinita.