mercoledì 18 giugno 2008

Sono un delinquente voglio essere intercettato

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Siamo tutti deboli anzi debolissimi, siamo umani.
E' inutile negare: se possiamo rubiamo fregandocene allegramente del prossimo, perchè vogliamo di più per noi. Se possiamo evadiamo le tasse perché non riusciamo a metabolizzare a livello istintivo il ragionamento: "così danneggio la società" o cose del genere è normale è umano.
Io stesso, lo ammetto, messo di fronte alla scelta non so se i miei ideali terrebbero a bada il mio edonismo incivile.
Una società, uno stato, i cittadini conoscendo la propria debolezza, mettono in piedi meccanismi per poter far fronte alle illegalità che inevitabilmente verranno commesse.
Un ragionamento basilare, quasi primitivo.
Qui da noi no, i meccanismi di controllo non funzionano, ognuno può fare ciò che vuole. Basta che non uccidi o stupri per il resto puoi fare un po' tutto. Lo sanno bene in fondo tutti i cittadini un po' svegli: tanto che mi fanno, mi prendo un buon avvocato e va tutto in prescrizione.


IL PROCESSO TERMINA NEL 95% DEI CASI CON UNA SENTENZA DI NON DOVERSI PROCEDERE PERCHE' IL REATO E' ESTINTO PER PRESCRIZIONE.
- L'80% DEI DETENUTI SONO TOSSICODIPENDENTI E IMMIGRATI.

Fonte: TOGHE ROTTE, Bruno Tinti (a cura di), chiarelettere, Milano 2007.



Il sistema giudiziario è stato reso ad arte inefficente per disinnescarlo, per far si che nel paese regnasse un anarchia legislativa. Non si spiega altrimenti la corruzione totale a tutti i livelli, la presenza di organizzazioni malavitose che possono permettersi di combattere lo stato stesso, la marea di soldi europei che si perdono senza portare il minimo benessere alle aree a cui sono destinati.
Noi ci stiamo bene, siamo abituati, lo vediamo anche come un'opportunità a volte. Ma intanto siamo i più miseri dell'Europa, siamo nella via del declino, non abbiamo neanche più i soldi per mangiare: siamo costretti per pietà a inventarci le carte per gli anziani per dar da mangiare alle persone.

Le intercettazioni erano uno degli ultimi strumenti efficaci rimasti alla magistratura.
Con le intercettazioni si sono presi mafiosi, si sono scoperti traffici illeciti di ogni tipo, si sono smascherati finanzieri intenti a derubare i correntisti delle proprie banche o a comprarne altre con la collusione di alte cariche dello stato, si sono scoperti innumerevoli episodi di corruzione, si sono sgominati sequestri.
Ora improvvisamente con le false affermazioni che la privacy è violata vengono di fatto abolite e abolita viene prima di tutto la loro pubblicazione con pene paragonabili a quelle dell'omicidio.
Questo perché l'apparenza conta più che la sostanza naturalmente, tutto è solo immagine: un politico viene danneggato maggiormente da un articolo che riporta il fatto che è sotto processo per corruzione che dal processo di corruzione stesso: tanto il processo andrà in prescrizione, ma l'articolo resta.
La loro abolizione è molto più realisticamente dovuta al fatto che si stavano rivelando uno strumento troppo efficace per mostrare il marciume della classe politica, a tutti i livelli e di tutti i colori.
Ora eliminato anche questo ostacolo, poco a poco i problemi spariranno magicamente: non perchè verranno risolti ma perche nessuno li scoprirà più: un paese affamato, allo sfascio, che vive nell'illusione mediatica che tutto si stia risolvendo, che siano arrivate delle persone che finalmente penseranno al benessere generale


Siamo in mezzo alla palude, sprofondiamo sempre di più senza riuscire mai a toccare il fondo.

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