venerdì 27 giugno 2008

Ma c'è ancora qualche fesso che ci crede


Cito il sommario del nuovo libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo:

Un Paese di poeti, santi e scodellatrici - E siamo arrivati al bivio: o una svolta o la sindrome Argentina

1. Quando i cinesi eravamo noi - Solo 270 giorni per fare la Costituzione, 8 anni per l'Autosole
2. Sempre più ai padri, sempre meno ai figli - E ogni neonato ha 250.000 euro di debito pensionistico
3. Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli - Per aprire una trattoria 71 timbri, per una licenza edile 27 mesi
4. Infrastrutture: da primi a ultimi - Tredici anni per un ponte di 81 metri, 4 a Shanghai per 36 chilometri
5. Cristoforo Colombo è finito in secca - Porti, navi, aerei, treni: fotografie di un declino
6. Ingordi d'energia senza pagar dazio - Il nucleare no, il petrolio no, gli inceneritori no, l'eolico no...
7. Qui ci vuole un commissario - Emergenza! Emergenza! E lo Stato aggira le regole dello Stato
8. Il sole buio della «Florida d'Europa» - Insicurezza, estorsioni, rapine: e gli investimenti fuggono
9. Il processo? Ripassi nel 2020 - Due giorni di cella all'uxoricida, 35 anni di rinvii per un fallimento
10. Ho frodato i risparmiatori: embè? - In Usa decenni di carcere per un crac, qui 104 giorni per Tanzi
11. Perdono, perdono, perdono - Tutti condonati: evasori, abusivi, deltaplanisti...
12. I dipendenti pubblici? Dieci e lode a tutti - Il miracolo di San Precario: assunzioni per sanatoria dal 1859
13. Niente pagelle, siamo professori - Nove milioni di somari promossi, 574 telefonate per un supplente
14. Lauree belle, lauree fresche, prezzi buoni! - Università in crisi: dai concorsi taroccati agli atenei fai-da-te
15. Prostate d'oro, primari tesserati - E al San Camillo un letto costa come una suite al Plaza di New York
16. E chi vuole l'Albo degli imam - Gli Ordini non tengono ordine ma guai a chi li tocca
17. Taglia taglia, hanno tagliato i tagli - Solo volenterose sforbiciatine agli sprechi della politica

o se qualcuno ha un po' più di tempo da spendere e vuole leggere la prefazione.

Il Presidente del consiglio è solo l'espressione più lampante di tutto ciò, è in fondo l'incarnazione stessa della realtà italiana, è come se avessimo dato forma e vita autonoma al nostro modo di essere. Noi in fondo non crediamo a lui e ai politici in generale, ma ci piace essere governati da questi individui,in fondo lo vediamo anche come una possibilità: l'assenza delle regole mi garantisce possibilità di riuscire.
Da "buon Italiano" non appena ha potuto ha pensato semplicemente agli affari suoi cercando di :
  • sfuggire ai processi per cui sarebbe sicuramente condannato, semplicemente sospendendoseli
  • togliere uno strumento efficace, uno dei pochi rimasti, alla magistratura: le intercettazioni
  • garantirsi l'immunità, dimenticando con faccia tosta i moti del 92 che portarono all'abolizione dell'immunità parlamentare
E intanto il paese continua ad andare a rotoli dirigendosi verso uno sfascio annunciato, una bancarotta argentina.
Dopo vedrete come le televisioni faranno credere efficacemente alla gente che la colpa è dell'Europa o di chi sa chi.

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